Le nuove misure per lo sviluppo delle isole minori offrono un’occasione storica per ripensare il futuro dei nostri territori insulari.
Mai come ora è possibile unire risorse, idee e strumenti per costruire un modello di sviluppo integrato, equo e sostenibile, che metta al centro la qualità ambientale, la partecipazione delle comunità e la resilienza al cambiamento climatico.
Il Documento Unico di Programmazione per le Isole Minori (DUPIM) e i Progetti Integrati di Sviluppo Territoriale (PIST) diventano lo spazio naturale per elaborare una visione condivisa, capace di far dialogare innovazione, natura e identità locale.
La Città Spugna
È il primo tassello di questa visione: un nuovo modo di progettare i centri abitati e le infrastrutture, in cui l’acqua non è più un rischio ma una risorsa.
Strade drenanti, giardini di pioggia, fitodepurazione e verde diffuso diventano strumenti per rigenerare i suoli, migliorare il microclima e rafforzare la sicurezza idraulica.
La Città Spugna rappresenta la base fisica e simbolica della resilienza insulare: una rete di soluzioni naturali che assorbono, trattengono e restituiscono valore al territorio.
Le Isole Circolari
Attorno alla città spugna ruota un sistema di economia circolare locale, fondato sul principio del “nulla si spreca”.
Compostaggio di comunità, recupero dei materiali, filiere corte e laboratori di riuso diventano pratiche quotidiane per ridurre i rifiuti e creare nuova occupazione verde.
Le Isole Circolari sono comunità che imparano a vivere con ciò che producono, trasformando i rifiuti in risorsa e la partecipazione in motore di cambiamento.
Le Isole Solari
Il sole, il vento e il mare diventano le principali fonti di energia per una transizione energetica autonoma e pulita.
Comunità energetiche locali, impianti ibridi fotovoltaico–moto ondoso, micro-reti intelligenti e sistemi di accumulo diffuso permettono alle isole di liberarsi dalla dipendenza energetica e garantire servizi efficienti e sostenibili.
Le Isole Solari sono laboratori di innovazione dove la tecnologia serve l’ambiente, non lo consuma.
Le Isole Accessibili
In un arcipelago sostenibile, nessuno resta indietro.
Accessibilità significa porti inclusivi, sentieri per tutti, spiagge attrezzate e servizi digitali che riducono le distanze.
Le Isole Accessibili investono nella mobilità blu e verde, nei trasporti elettrici locali e nella telemedicina, garantendo pari opportunità di salute, istruzione e socialità.
Sono isole dove la qualità della vita è misurata sulla possibilità di partecipare, non solo di abitare.
Le Isole Resilienti
Infine, il sistema si completa con la protezione del territorio.
Progetti di difesa costiera, gestione del rischio idrogeologico, rinaturalizzazione e monitoraggio climatico costruiscono una rete di sicurezza ambientale.
Le Isole Resilienti non reagiscono alle emergenze: le prevengono.
Ogni azione diventa parte di una strategia più ampia di adattamento climatico e pianificazione ecologica, in cui la natura è la prima infrastruttura.
Un’Arcipelago che unisce: Natura, Comunità, Innovazione
Città Spugna, Isole Circolari, Solari, Accessibili e Resilienti non sono progetti separati, ma capitoli di un’unica narrazione.
Una visione in cui le isole tornano a essere laboratori di sostenibilità mediterranea, esempio per il Paese e per l’Europa.
Sviluppare le isole minori non significa solo investire: significa custodire un equilibrio fragile e prezioso, dove ogni goccia d’acqua, ogni metro di costa, ogni gesto quotidiano può generare valore condiviso.
Massimiliano Pardi






